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chirurgia orale
Il dott. Andrea Tedesco ha conseguito il Master in Chirurgia Orale all’Università di Torino nel 1996.
La Chirurgia è quella branca dell’Odontoiatria che prevede l’utilizzo del bisturi. Essa viene eseguita in anestesia locale oppure, se il paziente è particolarmente ansioso, con l’utilizzo della sedazione cosciente, praticata da un anestesista.
La chirurgia viene eseguita con rigidi protocolli di sterilità.
Interventi Chirurgici praticati in Studio:
Chirurgia Estrattiva
Estrazione di denti parzialmente o totalmente inclusi nell’osso.
Estrazione di denti che hanno sviluppato una patologia cistica di grandi dimensioni.
Cisti di grosse dimensioni che non regredisce dopo ritrattamento canalare.
Viene eseguita l’estrazione del dente e la rimozione dell’epitelio cistico all’interno della cavità.
Si inserisce osso eterologo (sostituto osseo), per rigenerare l’osso riassorbito e si decide di posizionare l’impianto, nella stessa seduta, approfittando di un residuo d’osso crestale che assicura una buona stabilità.
Chirurgia Parodontale
Riguarda i tessuti parodontali, si pratica per curare le parodontiti più gravi (Piorrea).
Chirurgia Mucogengivale
Chirurgia che corregge gli inestetismi della gengiva intorno ai denti come le recessioni ( spostamento del margine gengivale con esposizione della superficie radicolare)
Chirurgia Implantare
Intervento con il quale si inseriscono gli Impianti nell’osso per la sostituzione di denti mancanti.
Chirurgia Endodontica
Si effettua sull’apice del dente (estremità della radice) per trattarne il canale infetto, altrimenti non raggiungibile.
Chirurgia Ortodontica
Permette di raggiungere il dente incluso nell’osso e di trazionarlo, dopo la sua legatura, per condurlo nella posizione corretta.
Chirurgia Rigenerativa
Le infezioni, i traumi e le estrazioni provocano riassorbimento dell’osso crestale, impedendo l’inserimento di Impianti. La Chirurgia Rigenerativa, mediante diverse procedure, ripristina i normali volumi ossei, consentendo il posizionamento di impianti nella stessa seduta o a distanza di alcuni mesi.
Chirurgia Piezoelettrica:
Tecnica chirurgica che, mediante un rivoluzionario apparecchio ad ultrasuoni, il Piezosurgery, permette di operare sull’osso in modo preciso, delicato e atraumatico. Tale metodica evita anche il rischio di danneggiare i tessuti molli, come membrane e nervi.
Intervento di Rialzo del Seno Mascellare per via Laterale, con Piezochirurgia, per rigenerare una cresta ossea molto sottile. Da una cresta di solo 1 mm abbiamo ottenuto uno spessore di circa 13 mm. A guarigione avvenuta si procederà all’inserimento degli impianti.
Intervento di Rigenerazione Ossea con Rialzo della Membrana del Seno Mascellare con TECNICA MINIMAMENTE INVASIVA.
In corrispondenza del primo premolare superiore di sinistra, la cresta ossea misurava circa 5 mm e non permetteva il posizionamento di un Impianto. Abbiamo utilizzato il foro praticato per l’inserimento dell’impianto per scollare in modo atraumatico la membrana di Schneider e per inserire l’osso necessario per la rigenerazione. L’ incremento di 7 mm di altezza crestale, più del doppio di quella iniziale, ci ha permesso di posizionare un Impianto di 10 mm di altezza e 4,3 mm di diametro. Il paziente non ha avuto il minimo fastidio, né durante, né dopo l’intervento.
TECNICA MINIMAMENTE INVASIVA.Intervento di Rigenerazione Ossea con Rialzo della Membrana del Seno Mascellare per via crestale. In corrispondenza del primo molare superiore sinistro l’altezza della cresta alveolare misurava dai 5 ai 6 mm. All’interno del seno mascellare si evidenziava un grosso Mucocele. Per inserire un Impianto di almeno 10 mm di altezza abbiamo eseguito una rigenerazione ossea utilizzando il foro per l’inserimento dell’Impianto. Il foro è stato creato senza l’utilizzo delle frese, ma con la combinazione di osteotomi e degli inserti di Piezochirurgia. Dopo il sollevamento della membrana di Schneider abbiamo innestato l’osso necessario per aumentare il volume della cresta ed abbiamo inserito un Impianto di altezza di 10 mm. L’intervento è stato assolutamente atraumatico e non ha causato disturbi postoperatori. Il Mucocele presente prima dell’intervento sembra essere scomparso completamente.